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Temporary Manager nelle PMI

Cerchiamo di scoprire quali siano le fasi più cruciali della ricerca di personale e come renderle più human

Ricerca e selezione umana

Le fasi di ricerca e di selezione del personale possono rivelarsi piuttosto aride e, in alcuni casi, persino ostiche. Adottare un approccio sterile nei confronti dei candidati, tuttavia, può rivelarsi controproducente. Sia nella fase di recruiting dei talenti, che in termini di percezione dell’immagine aziendale. Chi vorrebbe inviare il proprio CV ad una realtà che sembra trattare i propri dipendenti come semplici “numeri”?

È proprio per questo motivo che, negli ultimi tempi, le società hanno iniziato ad effettuare una ricerca e selezione del personale che sia quanto più possibile umana. Mettersi alla pari del candidato, infatti, può tornare utile sia nella fase di attraction del professionista, che di retention. Adottare questo tipo di strategia, oltre a migliorare le performance aziendali, permette di ricevere un numero maggiori di talenti ideali.

Ma cerchiamo di scoprire di seguito quali siano le fasi più cruciali della ricerca di personale e come renderle più human.

Comprendere in pieno le esigenze di entrambe le parti

Una delle cose da fare ancora prima di pubblicare un annuncio di lavoro è quella di avere le idee chiare sulle proprie esigenze. Ma, soprattutto, identificare quali siano le motivazioni principali che possono spingere un’azienda alla ricerca di personale. Una volta valutate con attenzione le esigenze del datore di lavoro, sarà più semplice creare una job description che sia in grado di attirare talenti che condividano la stessa mission aziendale. E non solo.

Avere le idee chiare su quali siano le sfide e le opportunità aziendali correlate alla necessità di assumere nuovi lavoratori è un fattore che torna sicuramente utile nel momento in cui si deve effettuare la prima scrematura di curriculum.

La pubblicazione dell’annuncio di lavoro

All’interno della job description è indispensabile riportare quante più informazioni possibili. E con questo non si intende solo la tipologia di contratto che verrà offerta al candidato. Ma anche eventuali benefit proposti e opportunità di carriera da svolgere in azienda.

All’interno dell’annuncio di lavoro, inoltre, sarebbe meglio inserire anche delle informazioni riguardanti i valori e la cultura aziendale della propria società. Essere il più trasparenti possibile nei messaggi che si vogliono dare all’esterno della società è sicuramente una scelta che si rivela vincente.

Sarebbe utile, inoltre, spiegare con precisione quale sia la tipologia di candidato che si sta cercando. Questo è l’unico modo che permette alla società in questione di entrare in contatto con le persone ideali. Ma, soprattutto, consentirà all’azienda di essere percepita come un’entità più umana e meno astratta.

Dove pubblicare l’annuncio

Scegliere la forma giusta per pubblicare l’annuncio di lavoro, inoltre, è fondamentale per ottenere dei buoni risultati in poco tempo. Scegliere dei siti specializzati in annunci di lavoro, infatti, trasmette al candidato una sensazione di serietà. Chi vorrebbe inviare il proprio cv ad un’azienda che è disposta a lasciare al caso il processo di recruiting e, quindi, anche i propri dipendenti?

È così, quindi, che il candidato sarà più intenzionato a rispondere ad annunci pubblicati in siti specializzati, perché non avrà paura di cadere in truffe o di essere vittima di specchietti per le allodole. Non bisogna dimenticare, infatti, che esattamente come un’azienda non ha voglia di perdere tempo ed energie selezionando candidati svogliati e poco appassionati, in egual modo un candidato non ha voglia di spendere tempo ed energie revisionando il proprio CV e fissando colloqui di lavoro con aziende poco serie o con offerte che si rivelano farlocche.

L’utilizzo delle Chatbot

Tra i sistemi tecnologici che vengono maggiormente utilizzati nelle fasi di recruiting del personale non possiamo che citare le chatbot, ossia quei sistemi di automazione che consentono di interagire con moltissime persone allo stesso momento. Soprattutto se si tratta di domande standard.

Questi sistemi consentono, ad esempio, di fornire risposte automatiche a più persone, agevolando quindi il lavoro del selezionatore. Ma non solo. Grazie a questa tecnologia, infatti, è possibile semplificare il processo di scrematura dei candidati. Attraverso questi bot, infatti, si riesce a capire fin da subito se il lavoratore in questione riesce a soddisfare i criteri di base richiesti dell’azienda e se la posizione per cui si sta proponendo è quella più indicata per lui.

La tecnologia durante i colloqui

Lo sviluppo della tecnologia nell’arco degli ultimi mesi ha fatto dei passi da gigante. Questo sviluppo è stato esponenziale e si è verificato in brevissimo tempo, soprattutto durante la crisi sanitaria mondiale. È così che le aziende hanno deciso di venire incontro alle esigenze dei candidati dando loro l’opportunità di partecipare a video colloqui.

Organizzare degli incontri conoscitivi da remoto con dei potenziali nuovi assunti, permette non solo all’azienda di risparmiare una grande quantità di tempo e di energie, ma consente anche al candidato di partecipare ad un appuntamento senza, per questo, dover investire eccessive quantità di tempo in trasporti e spostamenti vari.

Quante volte è capitato, infatti, che venisse proposto ad un candidato di partecipare ai recruiting day in un’altra città? O in orari improbabili che rendono difficile l’organizzazione degli impegni familiari? Sfruttare le tecnologie, in questo momento, rende il processo di recruiting sempre più alla portata del candidato. E, sicuramente, la percezione di quest’ultimo nei confronti dell’azienda sarà più positiva.

Follow-up post assunzione

Assumere un candidato idonei è sicuramente un traguardo notevole per un’azienda. Eppure, è indispensabile ricordare che il momento della firma del contratto non deve essere visto come il punto di arrivo. Bensì come un punto di partenza per un nuovo percorso da fare insieme.

Se non esiste un impegno da entrambe le parti nel corso dell’immediato futuro, il progetto sarà destinato a fallire nell’arco di brevissimo tempo.

È indispensabile, quindi, che il recruiter o il datore di lavoro, cerchi di tenere costantemente monitorata la situazione anche nei momenti successivi all’ingaggio del neo dipendente. Valutare l’effettiva soddisfazione di tutte le parti coinvolte, è determinante per far sì che il rapporto di lavoro duri il più lungo possibile. Ma anche per evitare che si presentino situazioni di frustrazione che portino a dimissioni impreviste. Mettersi nei panni del dipendente è sempre la scelta vincente.

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