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Smart working e motivazione

Una leva per la produttività

Una leva per la produttività

La motivazione costituisce la leva della nostra vita personale e professionale. Per motivazione, si intende una determinata spinta che quotidianamente ci permette di raggiungere gli obiettivi assegnati, la finalità è la soddisfazione dei bisogni fisiologici e psicologici, ad es nel caso del lavoro l’acquisto di un capo d’abbigliamento o una vacanza è il bisogno fisiologico di cui abbiamo necessità. Maslow è stato uno dei maggiori studiosi in merito a tale argomento, famosa è la sua teoria piramidale dove bisogni primari e secondari esprimevano il concetto di motivazione. Il concetto di motivazione applicato al mondo lavorativo viene rappresentato come un processo circolare, dove al centro troviamo il bisogno che guida l’individuo ad essere motivato, mentre alla parte destra l’obiettivo da raggiungere per ottenere il bisogno e alla parte sinistra il coinvolgimento utile per farsi che la motivazione venga continuamente alimentata. Quando si parla di motivazione non possiamo non far riferimento alla produttività, argomento attuale complice il lavoro agile adottato da molte aziende. Il dipendente motivato produce degli effetti sia diretti ad es la fiducia conquistata verso il proprio capo, che indiretti come l’immagine positiva che l’azienda ne ottiene.

Smart working VS Motivazione del dipendente: una panoramica

Nel lavoro agile, la motivazione ha un ruolo fondamentale, in quanto permette di affrontare il lavoro di fronte alle avversità e conquista la fiducia sia del capo che di tutta l’azienda. Secondo recenti ricerche la produttività del dipendente durante questi mesi di lavoro in modalità agile è cresciuta in maniera esponenziale, non tutti i dipendenti però hanno raggiunto gli obiettivi allo stesso modo. Lo smart working ha degli effetti diretti non solo sulla motivazione, coinvolgendo elementi portanti quali:

Fiducia: è quel elemento che ci accredita in azienda come professionisti e appassionati del nostro lavoro;

Engagement: il dipendente motivato protagonista è coinvolto nei processi aziendali, difficile che abbandoni l’azienda entro pochi mesi dalla sua assunzione;

Employer branding: Quando si parla di lavoro agile e welfare, si fa riferimento all’immagine positiva e innovativa verso quella determinata azienda.

Con il processo di digital transformation ancora in atto, le aziende devono comprendere come attirare le generazioni Z e post digital; Produttività: un dipendente motivato produce di più, aspetto che va quotidianamente coltivato. La motivazione permette di distinguere i talenti in azienda, dai dipendenti legati al solo aspetto retributivo, i quali sono in possesso di un basso livello di motivazione o perché non appassionati del proprio impiego o perché non sono stati stimolati durante la permanenza in azienda.

Da cosa è alimentata la spinta motivazionale?

  • Carriera e crescita professionale;
  • Welfare;
  • Flessibilità

Notiamo che il denaro non è nella classifica, aspetto ormai su cui non si può far affidamento quando si parla di motivazione.

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