Quiet quitting: cos’è e come evitarlo
Il Quiet Quitting è un fenomeno in cui i lavoratori si limitano a svolgere esclusivamente le mansioni previste dal loro contratto, evitando di investire tempo ed energie in attività extra non riconosciute o retribuite.
Questo comportamento è spesso influenzato dalla qualità della leadership aziendale. La Generazione Z mostra una predisposizione particolare verso il Quiet Quitting, privilegiando un equilibrio tra vita privata e lavoro piuttosto che cercare opportunità di avanzamento di carriera o straordinari retribuiti.
Scopriamo di più su questo comportamento e vediamo come evitarlo nella propria azienda.
Definizione dettagliata e cause del quiet quitting: fenomeno in crescita
L’espressione “Quiet Quitting” si riferisce alla tendenza a lavorare esclusivamente nei tempi e nei modi stabiliti dal contratto, evitando straordinari o assunzioni di responsabilità aggiuntive.
Questa pratica emerge come una forma di difesa contro una problematica sempre più comune nel mondo del lavoro: il Burnout. Questa sindrome, correlata allo stress lavorativo, può portare a un esaurimento delle risorse psichiche e fisiche, causando sintomi negativi come ansia, nervosismo e demoralizzazione.
Secondo una ricerca condotta da Microsoft, il 54% dei lavoratori della Generazione Z e il 41% della forza lavoro globale stanno considerando di lasciare il proprio posto di lavoro. Il Burnout, infatti, è un rischio particolarmente avvertito dai giovani professionisti di età compresa tra i 20 e i 30 anni.
Perché si manifesta questo fenomeno anche nelle aziende italiane?
Il Quiet Quitting si configura come una sovversione del mito statunitense secondo cui le persone dovrebbero dedicare tutta la propria vita al lavoro. Questo atteggiamento, come sottolineato da diversi esperti, può contribuire all’insorgere del Burnout.
Senza dubbio, la pandemia da Covid-19 ha accelerato questo fenomeno. Molti lavoratori, soprattutto i più giovani, sono entrati nel mondo del lavoro durante la pandemia, affrontando come primo approccio professionale lo Smart Working. Questo modello lavorativo ha facilitato un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata, portando i lavoratori a valorizzare aspetti della loro vita oltre il lavoro.
Inoltre, un altro fattore che sta alimentando il Quiet Quitting è l’incapacità di molti manager di instaurare rapporti di collaborazione e soddisfazione con i propri dipendenti. Dopotutto, le persone trascorrono gran parte della loro giornata sul posto di lavoro: se si sentono insoddisfatte professionalmente, l’impatto sulla loro vita può essere significativo.
Il ruolo delle società di HR: prevenire e evitare il quiet quitting
Essendo un fenomeno che si presenta sempre di più anche nel contesto italiano le società di HR sono chiamate a intervenire. Ecco come prevenire questa riluttanza al lavoro. Ecco i nostri tre consigli:
Dosa il carico di lavoro
In una società ideale, i dipendenti godrebbero di carichi di lavoro prevedibili e costanti. Tuttavia, in alcuni settori lavorativi, i ritmi possono essere molto intensi, e può succedere di dover affrontare straordinari. È importante trovare un equilibrio, assicurandosi che le aspettative siano chiare e che il carico di lavoro sia gestibile, per evitare l’insorgere di stress e Burnout. Implementare strategie per monitorare e regolare il carico di lavoro può contribuire a creare un ambiente di lavoro più sostenibile e produttivo.
Ascolta i tuoi dipendenti
Spesso i dipendenti esprimono preoccupazioni che i manager riconoscono, ma che non riescono a risolvere o ignorano del tutto. Quando i lavoratori non si sentono ascoltati, possono diventare apatici, perdere fiducia nell’azienda e tendere a lavorare il meno possibile.
È fondamentale prestare attenzione alle preoccupazioni dei dipendenti e comprendere le ragioni alla base delle loro insoddisfazioni. Adottare un atteggiamento di ascolto attivo può contribuire significativamente a prevenire il fenomeno del licenziamento silenzioso, migliorando il clima aziendale e promuovendo un maggiore impegno da parte dei lavoratori.
Costruisci relazioni efficaci
Come già accennato, il Quiet Quitting è spesso il risultato di una disconnessione tra dipendenti e datori di lavoro, accompagnata da una comunicazione inefficace. Costruire rapporti e relazioni efficaci con i dipendenti è un modo produttivo per colmare questo divario.
Mettiti alla pari con i tuoi dipendenti; questo approccio li farà sentire più liberi di esprimere le proprie insoddisfazioni. In questo modo, i manager possono affrontare e risolvere le problematiche prima che queste si traducano nel fenomeno del licenziamento silenzioso. Si contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più collaborativo e motivante.
Raccontaci cosa sta facendo la tua azienda in tale ambito e contattaci se pensi sia necessario prevenire o contrastare il fenomeno del quiet quitting nella tua realtà. Ricorda, ogni nostra consulenza è senza impegno e porta a creare le condizioni in cui i dipendenti possano dare il meglio di sé.
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