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Onboarding: come affiancare i nuovi assunti

Le società di selezione del personale non si occupano solo di ricerca e selezione talenti e di assesment delle competenze, ma gestiscono anche i progetti di onboarding affiancando i nuovi assunti.

L’onboarding è di fondamentale importanza per ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni. Vediamo di cosa si tratta e come gestire il processo.

Perché l’onboarding è di importanza fondamentale

In ogni azienda, la ricerca e l’assunzione di nuovi talenti richiede un investimento considerevole di risorse economiche e non solo. L’inserimento di nuove figure comporta anche l’impiego di tempo e risorse umane, sia per il recruiting sia per la formazione. Tuttavia, nonostante gli sforzi, può capitare che i nuovi assunti decidano di lasciare l’azienda dopo pochi mesi. Questa situazione è spesso dovuta a una scarsa integrazione dei neo-assunti nel contesto aziendale.

È quindi essenziale che chi li accoglie in azienda non sottovaluti l’importanza dell’onboarding, una pratica talvolta poco conosciuta e spesso confusa con il semplice orientamento.

Una definizione di onboarding aziendale

Il termine onboarding, che in inglese significa “imbarco”, indica il percorso di integrazione delle nuove risorse all’interno dell’azienda. Entrare in una nuova realtà lavorativa non è semplice, e il compito di favorire questa integrazione ricade sia sulle Risorse Umane sia sui membri senior che accolgono i nuovi assunti, con l’obiettivo di renderli produttivi nel minor tempo possibile.

Fare onboarding significa guidare passo dopo passo i nuovi arrivati, offrendo loro il supporto necessario per comprendere pratiche, cultura aziendale e valori fondamentali dell’impresa. È un processo strategico che permette di accelerare la loro efficacia e senso di appartenenza.

Spesso, tuttavia, l’onboarding viene confuso con l’orientamento. Quest’ultimo è una pratica più breve, generalmente condotta da supervisori o responsabili di reparto, per presentare ai neo-assunti gli spazi di lavoro e le pratiche aziendali. L’orientamento si svolge solitamente in uno o due giorni, all’arrivo della persona in azienda.

L’onboarding, invece, è un processo più strutturato e prolungato, di cui l’orientamento è solo una fase iniziale. In genere, il percorso completo di onboarding può richiedere almeno sei mesi, anche se la durata varia a seconda della complessità aziendale, dell’organizzazione interna e del ruolo ricoperto.

Onboarding efficace: tre consigli dalle società di recruiting

Una società di recruiting focalizzata sulla gestione e selezione dei talenti non trascura il piano di onboarding aziendale. Ecco tre consigli per ottimizzare questo processo:

  • Predisponi materiali informativi chiari e aggiornati. Che si tratti di slide, video tutorial o materiali cartacei, è essenziale che le Risorse Umane selezionino e aggiornino contenuti che raccontino in modo esaustivo la cultura e i valori aziendali. Assicurati che i nuovi assunti comprendano da subito le politiche e i regolamenti aziendali.
  • Organizza un piano di formazione su misura per il ruolo. I neo-assunti, oltre a conoscere l’azienda, devono apprendere le mansioni specifiche del proprio ruolo e le modalità con cui devono essere svolte. Evita che si trovino a non sapere cosa fare durante la prima settimana per mancanza di indicazioni; fornisci istruzioni chiare sui task, le procedure e gli strumenti da utilizzare.
  • Comunica in anticipo ai colleghi l’arrivo della nuova risorsa. Informare il team dell’ingresso di un nuovo collega e del suo ruolo facilita l’accoglienza e aiuta a creare un ambiente più aperto e pronto alla collaborazione.

Le fasi dell’onboarding: un percorso che inizia prima dell’ingresso in azienda

Il processo di onboarding inizia già dal momento in cui una persona accetta l’offerta di lavoro. Alcuni specialisti delle Risorse Umane applicano le tecniche di onboarding addirittura nella fase di redazione delle offerte, rendendo visibile la cultura aziendale fin dall’annuncio per attrarre candidati in linea con i valori dell’azienda.

Durante i colloqui, parlare dei valori aziendali e delle responsabilità del ruolo aiuta i candidati a capire cosa ci si aspetta da loro. Essere chiari e trasparenti sin da subito riduce il rischio che i nuovi assunti abbiano dubbi o ripensamenti dopo aver accettato la proposta.

Una volta conclusa la fase dei colloqui, si può dare inizio alla prima fase concreta di onboarding.

L’onboarding il primo giorno e la prima settimana di lavoro

Onboarding: il primo giorno di lavoro
Se la fase di pianificazione è stata curata attentamente, il primo giorno rappresenterà per i nuovi arrivati un’esperienza positiva e memorabile, contribuendo a creare il coinvolgimento indispensabile per la loro produttività futura.

È consigliabile organizzare un tour dell’azienda, presentando i nuovi colleghi e i vari reparti per familiarizzare con l’ambiente. Assicurati inoltre che la nuova risorsa non sia sola durante la pausa pranzo, sia in mensa sia in un luogo esterno, per favorire un primo momento di socializzazione informale.

Onboarding durante la prima settimana di lavoro
Pianificare in anticipo le attività da svolgere nella prima settimana permette ai nuovi arrivati di ambientarsi gradualmente. Evita di sovraccaricare di compiti e lascia loro il tempo necessario per comprendere appieno le nuove responsabilità e le modalità operative, in modo che possano adattarsi senza stress.

Onboarding dopo la prima settimana di lavoro
Trascorsa la prima settimana, è essenziale verificare se la nuova risorsa si è ambientata, se ha incontrato difficoltà nello svolgimento delle attività o se ha suggerimenti per migliorare il proprio lavoro. L’onboarding, infatti, si fonda su un dialogo continuo e costruttivo.

Questo scambio di informazioni tra Risorse Umane e nuovi assunti deve proseguire nelle settimane e nei mesi successivi, adattandosi alle specificità del ruolo e delle responsabilità. La durata del processo di onboarding varia in base al feedback ricevuto, alla rapidità di apprendimento e al grado di integrazione del nuovo arrivato nella cultura aziendale.

Raccontaci cosa sta facendo la tua azienda in tale ambito e contattaci se pensi sia necessario avviare un processo di onboarding per i nuovi assunti. Ricorda, una persona valorizzata è una risorsa che rende di più e contribuisce al successo aziendale.

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