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Benessere organizzativo: cos’è e come migliorarlo

Benessere organizzativo

La generazione Z nella ricerca di lavoro è sempre più attenta all’equilibrio vita lavoro e al cosiddetto benessere organizzativo.

Un punto a favore delle aziende che vogliono attrarre talenti e trattenere le migliori risorse umane sta proprio nella capacità di investire in benessere organizzativo. Oltre a questo è possibile migliorarlo nel tempo, ma come fare?

Una definizione di benessere organizzativo valida anche nel 2024

Secondo i ricercatori Avallone e Bonaretti, il benessere organizzativo è definito come:

“La capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione”.

Sempre più aziende stanno adottando nuove strategie per migliorare l’ambiente di lavoro e le relazioni interpersonali. Si riconosce oggi che un ambiente sereno permette ai dipendenti di sentirsi a loro agio e di svolgere le loro mansioni in modo più naturale ed efficiente.

Quando il benessere è presente nei contesti lavorativi e formativi, aumenta la produttività e la creatività. In questo modo si contribuisce al successo dell’azienda e portando benefici reciproci per tutte le parti coinvolte.

Misurare il benessere organizzativo: alcuni punti chiave

Il benessere organizzativo è un aspetto cruciale per il successo e la sostenibilità di un’azienda. Alcuni indicatori positivi di benessere all’interno di un’organizzazione includono:

  1. Senso di appartenenza: I dipendenti si sentono parte integrante dell’organizzazione e sono motivati a contribuire al suo successo.
  2. Sentimento di autorealizzazione: I lavoratori percepiscono che il loro lavoro contribuisce alla realizzazione dei propri obiettivi personali e professionali.
  3. Condivisione dei valori: I dipendenti si identificano con i valori e la missione dell’organizzazione, creando un ambiente di lavoro coeso e allineato.
  4. Equilibrio tra vita privata e lavoro: Gli impiegati riescono a gestire efficacemente il loro tempo tra le responsabilità professionali e le esigenze personali.
  5. Relazioni interpersonali positive: Le interazioni con i colleghi sono caratterizzate da rispetto e supporto reciproco, favorendo un clima di collaborazione e armonia.

Gli indicatori negativi del benessere organizzativo

D’altro canto, ci sono indicatori negativi che segnalano una mancanza di benessere organizzativo e possono compromettere la salute dell’ambiente di lavoro:

  1. Desiderio di cambiare lavoro: I dipendenti sentono il bisogno di cercare opportunità altrove a causa di insoddisfazione o mancanza di motivazione.
  2. Pensieri di inutilità e insoddisfazione: I lavoratori possono sentirsi inadeguati o non all’altezza dei loro compiti, influenzando negativamente la loro autostima e performance.
  3. Risentimento nei confronti dell’organizzazione: Un clima di disaffezione verso l’azienda può emergere, minando la fiducia e la lealtà dei dipendenti.

Altri elementi a cui prestare attenzione nell’analisi del benessere organizzativo

  1. Presenza di mobbing e patologie relazionali: La presenza di comportamenti persecutori o malsani nelle relazioni interpersonali può danneggiare gravemente il benessere psicologico dei lavoratori.
  2. Confusione di ruoli e responsabilità: La mancanza di chiarezza riguardo a compiti, ruoli e responsabilità può generare stress e inefficienza, compromettendo la produttività complessiva.

Individuare e affrontare questi indicatori è fondamentale per creare un ambiente lavorativo sano e produttivo. Qui i dipendenti possano prosperare e contribuire al successo dell’organizzazione.

Strategie e consigli per migliorare il benessere organizzativo in azienda

Per realizzare un ambiente di lavoro che favorisca il benessere, le organizzazioni devono adottare una serie di iniziative mirate. Si tratta di andare oltre la semplice osservanza delle normative vigenti. Ecco alcune strategie efficaci per promuovere il benessere in ambito lavorativo:

  1. Individuazione dei bisogni e delle necessità dei lavoratori: È essenziale comprendere le esigenze specifiche dei dipendenti e implementare politiche flessibili che rispondano a queste necessità. Ciò può includere orari di lavoro adattabili, opzioni di lavoro remoto, e altre forme di flessibilità che aiutano a conciliare vita privata e professionale.
  2. Creazione di un’atmosfera favorevole: L’ambiente di lavoro dovrebbe essere stimolante e favorevole alla creatività e alla produttività. Questo può essere realizzato attraverso una progettazione degli spazi che promuova il comfort e la collaborazione, e garantendo che l’ambiente sia fisicamente e psicologicamente accogliente.
  3. Coaching psicologico aziendale: Implementare programmi di coaching per lo sviluppo del potenziale personale e professionale dei dipendenti. Questi programmi aiutano a migliorare le competenze e a raggiungere obiettivi individuali e di squadra.

Fiducia, formazione, ambiente rilassato: le parole chiave del benessere organizzativo

  1. Gestione del tempo e dello stress: Offrire corsi e strumenti per la gestione efficace del tempo e dello stress. Tecniche come la pianificazione strategica e il mindfulness possono essere utili per mantenere l’equilibrio e prevenire il burnout.
  2. Formazione del team: Investire nella formazione del team per rafforzare il senso di appartenenza e migliorare le performance collettive. Programmi di team building e formazione su competenze specifiche possono migliorare la coesione e l’efficacia del gruppo.
  3. Promozione della fiducia reciproca: Creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso, privo di pettegolezzi e pregiudizi. La fiducia reciproca tra i membri del team è fondamentale per un ambiente collaborativo e produttivo.
  4. Valorizzazione dei risultati: Riconoscere e celebrare i successi e i risultati raggiunti dai dipendenti. Questo non solo aumenta l’autoefficacia e l’autostima, ma motiva anche a mantenere alte performance.
  5. Monitoraggio e osservazione: Alcune organizzazioni istituiscono un osservatorio del benessere organizzativo per monitorare continuamente lo stato di salute dell’ambiente lavorativo e implementare interventi correttivi quando necessario.

Pronto a Migliorare il Benessere nella Tua Azienda?

Adottare queste pratiche non solo contribuisce a migliorare il benessere dei dipendenti, ma può anche aumentare la produttività e la soddisfazione generale all’interno dell’organizzazione.

Raccontaci cosa sta facendo la tua azienda in tale ambito e contattaci se pensi sia necessario migliorare il benessere organizzativo nella tua realtà. Ricorda, ogni nostra consulenza è senza impegno e porta a creare le condizioni in cui i dipendenti possano dare il meglio di sé.

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